Pubblicato il 26/03/2019
Spesso durante il sonno può capitare di svegliarsi frequentemente, anche per pochi secondi, senza averne alcun ricordo il mattino dopo. Potrebbe trattarsi di apnea notturna, un forte impedimento al corretto riposo di cui il corpo ha bisogno.
Con questo termine si suole identificare una patologia cronica, relativamente diffusa, che consiste nell’interruzione, a più riprese, dell’attività respiratoria durante il sonno. Le persone affette dalla cosiddetta Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome – OSAS) avvertono un perenne restringimento delle vie aeree superiori, che obbliga loro a ridestarsi nel cuore della notte, ed il successivo manifestarsi di un forte senso di stanchezza durante tutta la giornata.
Le apnee notturne sono un disturbo che non deve essere trascurato, sia perché può essere l’avvisaglia di una patologia sottostante più grave (come per esempio un’insufficiente ossigenazione del sangue) sia perché può avere severe conseguenze sulla vita quotidiana. Un sonno continuamente interrotto, infatti, dà luogo a cefalea, irritabilità, sonnolenza diurna: tutti sintomi che, a propria volta, pregiudicano il tono dell’umore e la qualità delle attività svolte durante il giorno, incluse quelle lavorative.
Tra le cause scatenanti di tale malattia, vi sono:
Struttura ossea di testa e collo
Processo di invecchiamento che modifica i muscoli del collo durante il sonno
Consumo di alcool e abitudine al fumo
Aumento significativo di peso
Utilizzo di farmaci inducenti il sonno
Per quanto riguarda invece i sintomi, bisogna distinguere tra notturni e diurni. Fanno parte della prima categoria:
Pause respiratorie durante il sonno e possibili risvegli con sensazioni di soffocamento
Abituale russamento
Sudorazione eccessiva e necessità di urinare con frequenza
I segni chiaramente distinguibili durante la giornata sono:
Cefalea mattutina
Sonnolenza e stanchezza generale
Livello di concentrazione ed attenzione sensibilmente compromessi
Variazione dell’umore che può portare all’alterazione della personalità
Minor destrezza manuale
Chi soffre di apnea notturna dovrebbe prontamente rivolgersi ad uno specialista in grado di inquadrare tempestivamente tale disturbo e proporre all’interessato una terapia efficace e ad hoc.
La sintomatologia delle apnee notturne è abbastanza varia; tuttavia, alcuni segnali – come per esempio il russare notturno, la sensazione di avere la gola secca (dovuta alla necessità di dormire con la bocca aperta perché non si respira correttamente dal naso) e il sonno frammentato, unito ai cosiddetti risvegli “a fame d’aria” – sono inequivocabili ed è quindi necessario sottoporsi a un’indagine più approfondita.
Il primo esame che solitamente si effettua per confermare al paziente che soffre di apnee notturne è la polisonnografia, un test diagnostico che si esegue con uno specifico strumento – il polisonnigrafo – che durante la notte registra parametri fisiologici come la regolarità del ritmo respiratorio, l’attività cerebrale e i livelli di ossigeno. In base all’esito della polisonnografia viene poi individuata la terapia più adatta per le diverse circostanze.
XT Fit è un respiratore automatico indicato per quei pazienti che soffrono di apnee notturne ed iniziano, per la prima volta, la terapia CPAP.
Questo dispositivo medico, di facile impiego e reperimento, permette di prevenire il restringimento delle vie aeree superiori grazie ad una turbina che genera un flusso d’aria continuativo. Tale pratico respiratore automatico poi, essendo di dimensioni ridotte, può essere facilmente trasportabile.