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Anziani che non dormono

Pubblicato il 17/11/2020

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Con l’avanzare dell’età ha luogo una serie di importanti cambiamenti a livello fisiologico: i riflessi si fanno più lenti, la vista diminuisce e, in generale, si fa una maggiore fatica a svolgere le attività quotidiane. Un altro problema che può sorgere durante la Terza Età è anche l’insonnia, che può manifestarsi con la difficoltà di prendere sonno al momento di coricarsi oppure con frequenti risvegli notturni.

Quali sono le cause per cui è presente un'ampia percentuale di anziani che non dormono bene la notte? Quali rimedi è possibile mettere in pratica per contrastare questo fenomeno? Ecco alcuni consigli utili.

Anziani che non dormono: le principali cause dell’insonnia 

I motivi per cui, durante la Terza Età, si può soffrire di insonnia sono molteplici. Tra i principali vanno annoverati anche stress e depressione, che possono nascere, per esempio, dopo che si va in pensione, quando la quotidianità viene stravolta e non si riesce a trovare un hobby o un passatempo in grado di interessare e coinvolgere l’anziano per diverse ore al giorno. Quando arriva il momento di andare a letto, ecco che si affacciano pensieri ripetitivi e preoccupazioni, anche le più banali, come chiedersi cosa si preparerà per pranzo il giorno successivo o a che ora bisogna andare a prendere i nipoti a scuola, ma che impediscono all’anziano di addormentarsi serenamente.

L’insonnia può essere dovuta anche a cattive abitudini, magari radicate durante l’età adulta e che, con l’invecchiamento, iniziano ad avere ripercussioni sul fisico e sulla mente dell’anziano. Un esempio per tutti sono il fumo o la consuetudine di utilizzare dispositivi elettronici prima di coricarsi che, se fino a una certa età non hanno dato origine a disturbi del sonno, invecchiando potrebbero farsi sentire tutti in una volta, trasformando l’andare a letto in uno dei momenti più complicati della giornata. A questo proposito, tuttavia, è importante sottolineare che le cattive abitudini si possono cambiare in qualsiasi momento e che non è mai troppo tardi per dare una svolta – in positivo – alla propria vita.

Anziani che non dormono: consigli per addormentarsi serenamente

Gli anziani che soffrono di insonnia notturna dovrebbero adottare il metodo dell'“igiene del sonno”, che consiste nel riempire la giornata con diverse attività, evitando invece sonnellini davanti alla TV e ore passate navigando su internet dal proprio smartphone, tablet o PC. Fare esercizio fisico (anche una passeggiata di 30 minuti ha enormi benefici per la salute del nostro organismo) e mantenere la mente attiva attraverso letture, cruciverba o coltivando un hobby può fare davvero la differenza per dormire bene durante la notte. In generale – ma per gli anziani in particolare – è anche estremamente importante coltivare legami sociali: che si tratti di frequentare un circolo per anziani o di trovarsi con amici e amiche per una passeggiata o per un tè, avere relazioni con altre persone rappresenta un fattore chiave per scongiurare la depressione, assicurando quella serenità indispensabile per prendere sonno correttamente. 

Altri consigli per combattere l’insonnia durante la Terza Età sono evitare di guardare troppo la TV o utilizzare device elettronici prima di andare a letto, consumare una cena non troppo pesante, non bere alcolici e non fumare. Per favorire un regolare ritmo sonno-veglia, può essere utile anche stabilire una routine serale, che preveda una serie di attività sempre uguali, come per esempio cenare, mettere in ordine la cucina e leggere un libro prima di coricarsi.

Anziani che non dormono: i rimedi naturali

Per combattere i disturbi del sonno in tarda età si può ricorrere a rimedi naturali, mentre prima di assumere qualsiasi farmaco è necessario consultare il proprio medico di base o uno specialista, che saprà indicare la terapia più adatta al caso. A meno che non si soffra di particolari allergie o intolleranze, comunque, l’abitudine di bere una tisana rilassante può aiutare a prendere sonno più facilmente. In commercio esistono prodotti per ogni esigenza, a base di piante come camomilla, valeriana, melissa, iperico e biancospino, i cui principi attivi favoriscono il rilassamento e svolgono un leggero effetto sedativo. 

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